Si iscrive alla facoltà di Architettura, al corso di Ingegneria Edile-Architettura a Matera conseguendo la laurea magistrale nel luglio del 2017 con una tesi di laurea dal titolo : «MATERiA prima, il seme della cultura» in cui sviluppa una tesi che indaga i processi e le politiche a carattere immateriale, sviluppando un progetto di rigenerazione urbana a partire dall’ intangibile che agisce sul tangibile. La sua ricerca parte dal concetto che la cultura e la produzione culturale possono rappresentare un nuovo modo di rigenerare la città ed il paesaggio attraverso lo sviluppo della qualità del design urbano, con il recupero di aree degradate, nella fattispecie l'area dell'ex Barilla, importante area dismessa del quartiere Piccianello e attraverso la previsione di un piano di sviluppo culturale per la città di Matera ed il suo territorio più vasto, una proposta oltre il 2019 per Matera e la Basilicata, candidando la città-territorio a diventare punto di riferimento nel settore Agroalimentare Euro-mediterraneo per il meridione italiano ed i paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Lo studio dell’architettura e del paesaggio la portano ad interessarsi anche di altri campi “collaterali” alla materia di studio, dal disegno, alla poesia e alla fotografia, strumenti questi di ricerca che dosati tra loro la aiutano nell’analisi e nella comprensione dei campi di indagine e di lavoro, oltre che nell’approfondimento della condizione umana.